A Karpathos le emozioni volano alte

La Natura è lo spettacolo più emozionante a cui abbiamo la fortuna di assistere ogni giorno e, in un luogo come Karpathos le occasioni possono essere davvero sconvolgenti.

Questa piccola isola sembra sorta improvvisamente, come un iceberg, nel cuore del Mediterraneo. Le sue vette di affacciano incontrastate sul mare blu cobalto e a guardarle dalla strada, sembrano ricordarci che noi piccoli umani abbiamo il dovere di rispettare la Natura per apprezzare la gioia della vita. 

Potrebbe essere un Nibbio Bruno?


Catturata la leggenda di Karpathos

Dopo anni di sguardi speranzosi verso il cielo e giornate col naso  all'insù... finalmente l'abbiamo avvistata. La nostra attenzione era stata colta da una coppia di falchi, non meglio identificati, che volavano in circolo nel cielo di Diafani, quando all'improvviso è arrivata Lei. Regale, ad ali spiegate e ben ferme, enormi rispetto ai due cacciatori del cielo che non ci hanno messo molto tempo a sparire dalla sua vista. Quell' imponente volatile sembrava, ma non ne sono certa, un esemplare di Aquila Imperiale o Aquila Heliaca (anche conosciuta in Spagna come Aquila Adalberti). Dovrebbe trattarsi di un giovane dato che presenta piumaggio chiaro, probabilmente proveniente dalla penisola balcanica, è a Karpathos per trascorrere l'invermo, per questo durante i mesi estivi non ci è mai stato possibile incontrarla. 

In pochi secondi  ha fatto capolino tra le vette, ha scelto il suo tronco di Pino e vi si è posata per meno di una decina di minuti, per noi momenti interminabili. Non eravamo davvero preparati ad un evento del genere, avevamo appena lasciato gli studios dopo la colazione quando ci siamo imbattuti in lei lungo la via del ritorno a Pigadia. E' stata un'emozione da togliere il fiato. Purtroppo le nostre foto non sono ben riuscite, ma vi posso assicurare che vederla dal vivo, nel silenzio delle montagne è un'esperienza che non si può spiegare facilmente. Ahimé è sparita in un baleno, non sono riuscita ad immortalarla ad ali spiegate, incedibile. Foto scattate sempre in 36x.

Sono la coppia più bella del mondo...

Tra Aperi e Apella, da diversi anni è stanziale una coppia di grandi volatili appartenenti alla famiglia degli Accipitridi, che ogni giorno volteggiano insieme perlustrando la boscaglia e gli uliveti, girando in circolo come in una danza. Spesso, se si è pazienti, discreti e fortunati è possibile incontrarli anche a pochi metri dalla strada e vederne chiaramente il piumaggio variegato. Diffidano dell’obiettivo, scambiandolo forse per l'arma di un cacciatore, non appena avvistato, salgono in pochi secondi ad alta quota raggiungendo le nuvole più alte e diventando piccoli come formiche o scompaiono al di là della montagna.

 

Non siamo ancora riusciti a capire se effettivamente si tratti di Poiane dalla Coda Bianca Buteo Rufinus o Poiane Comuni Buteo Buteo, ma una volta ci sono sbucati davanti a poche decine di metri ed erano veramente grandi,  imponenti, molto più grandi delle Poiane "nostrane" (anche il piumaggio era differente). Li abbiamo sempre visti di passaggio e non essendo esperti di Birdwatching non è possibile per noi darvi un’informazione certa per ora, anche se penso che fossero Poiane Codabianca.

 

Vi mostreremo solo un paio di foto scattate di sfuggita con la nostra Nikon P500 e un esempio di primi piani estrapolati dal web. Prossimamente spero di approfondire questo argomento con foto decisamente più appropriate.

 

Questa coppia in particolare volava altissima, considerate che le due foto scattate da me erano con Zoom 36x.

 

Se qualcuno di voi fosse in grado di riconoscere il tipo di volatile rappresentato nelle foto scattate da me, prego di non esitare a riferirlo. Grazie

 

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